Qualche settima fa, ho deciso di concedermi un venerdì di relax; un pomeriggio intero da condividere con un’amica, senza pensieri, per ristabilire l’equilibrio con il mondo.
Iniziativa meravigliosa: da rifare e…perché no…da mettere anche a calendario come appuntamento ricorrente, mensile.
A pensarci bene, però, il tempo che mi dedico non è poco come mi era sembrato, ma è decisamente poco quello che mi dedico con consapevolezza. Andare in piscina, ad esempio, è sicuramente tempo dedicato a me e con l’obiettivo virtuoso di mantenere corpo e mente in “salute”, ma le corse per non arrivare in ritardo alla lezione, l’orario forzato delle 20 (dopo 12 ore trascorse tra mezzi di trasporto e ufficio), i capelli da asciugare, la borsa da disfare, lo trasformano in un impegno scomodo. Come questa, ritrovo numerose piccole attività che perdono il loro privilegio di essere assaporate a causa del vertiginoso tran tran quotidiano in cui sono annegate. Passeggiare con i colleghi dopo pranzo, chiacchierare sul treno ogni mattina o dormire quando sono particolarmente stanca, innaffiare le piante in terrazzo nelle sere d’estate, preparare biscotti alla cannella quando si avvicina il Natale…mezz’ora di Netflix sul divano, una tisana prima di andare a letto, leggere, telefonare a mia mamma o ad un’amica, una partita a Candy Crash (per quanto possa sembrare stupido) e anche scrivere sul blog.
Potrei lavorarci un po’ su e riflettere meglio sulle mie azioni quotidiane, in fondo si tratta di uno sforzo minimo per ottenere un ottimo risultato.
Che ne pensate? Quanto tempo dedicate a voi stessi realmente?
Rispondi