Dopo alcuni giorni di pausa, trascorsi in un’afosa penombra a causa di un evento inatteso, mi sono risvegliata in questo capriccioso metà Luglio che porta con sé il frastuomo delle ferie incalzanti.
Peccato, però, non siano le mie!
Già, questo è il lato negativo delle vacanze fuori stagione. Siamo partiti quando le giornate erano fredde e corte. Ci siamo goduti il caldo mare caraibico, con cielo azzurro e vegetazione rigogliosa. È stato appagante. Tuttavia, adesso, ci vorrebbe una piccolo “ripasso”…così, da rinfrescare mente e corpo. Ma, in mancanza dell’afrodosiaca sensazione che portano con sé le partenze, speravo di trascorrere i 15 giorni rimanenti di Luglio con l’alternativa piacevole di un “sale tour”.
L’idea però non mi rallegra come dovrebbe…non sento motivata, nemmeno un po’. Sto quindi pensando di rinunciare al terapeutico shopping.
Devo ammetterlo: gli armadi sono pieni e l’unica ragione per tuffarmi a capofitto nella frivola pratica, sarebbe l’ingordigia oppure….ecco…un cambio di taglia.
Lasciamo stare la taglia, meglio non parlarne.
Parliamo invece della sana ingordigia che mi destabilizza quando apro l’armadio e non so cosa indossare; non perché ho troppe cose( quello mai) piuttosto perché non ci sono gli abbinamenti giusti o mancano i colori della stagione oppure il taglio giusto per quella giornata.
Ho deciso di riflettere sull’argomento perché al superamento dei 40, le analisi introspettive sono decisamente diverse rispetto a prima. Vi farò sapere.
Che dire….aspetto con ansia i tuoi scritti e ogni volta resto sempre piacevolmente sorpresa
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Grazie!
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